Frammenti di Libro e la passione per i racconti brevi!
Tre, due uno…via! Si parte con 75mila Parole, la rubrica che tratterà di ogni tipo di Racconti e Raccolta di racconti. Questa scelta parte dalla campagna pro-storie brevi che abbiamo deciso di sostenere, dato lo scarso spazio che viene loro dedicato. Una delle principali cause è il poco interesse che riscuotono nei lettori, portando così gli editori a preferire la pubblicazione di un romanzo. Come racconta Niccolò Ammaniti nelle prime pagine di Il momento è delicato, la sua prima raccolta di racconti che è stata pubblicata solo una volta divenuto famoso, dopo vari rifiuti e frasi del tipo: «Noo…meglio un romanzo, il momento è delicato».
I racconti sono un tipo di narrazione in prosa che accoglie ogni tipo di genere, ponendo come unico limite la lunghezza: un massimo di 75mila parole per i racconti brevi. Proprio per questa sua brevità, dovrebbe avere una maggiore fruibilità e spendibilità, proprio per il poco tempo di lettura che richiede. Possiamo iniziare un racconto mentre siamo sul tram o aspettiamo che il pollo sia pronto, sapendo di riuscire a sapere cosa accadrà ad Arturo Massolari e sua moglie Elide ne L’avventura di due sposi in «Gli amori difficili» di Italo Calvino.
Leggere un romanzo ci impone delle pause, che non sempre cadono, se presenti, alla fine del capitolo. Siamo costretti a pianificare la lettura, «Ho a disposizione un’ora. Bene. Si inizia la lettura de Il Gattopardo!» o nella peggiore delle situazioni, si tende a fare altro per non spezzettare e sminuzzare il flusso di pensiero di Riccardo Reis, se si ha poco tempo. Considerazioni che il racconto non necessita. Quindi viva la lettura interstiziale!
Da sempre gli scrittori anche quelli dei romanzi, si sono messi alla prova con la scrittura dei racconti, per fare un po’ di storia: partiamo dal Decameron di Boccacio, uno sguardo all’Inghilterra di Geoffrey Chaucer con Canterbury Tales, Le mille e una Notte, I racconti del Terrore di Edgar Allan Poe o le descrizioni della campagna russa nelle opere di Anton Checov. Per arrivare ad autori più contemporanei italiani, ci sono i racconti di Calvino, Moravia, Bassani, Primo Levi, Svevo, Buzzati e chi ne ha più ne metta.
Un ruolo privilegiato però spetta all’autore americano Raymond Carver, che aprirà ufficialmente la rubrica con la prima recensione a lui dedicata.
«Forse per questo amo i racconti. Sono corse a occhi chiusi. Sono scatti di potenza. Non hanno bisogno di gradi sviluppi psicologici dei caratteri, di architetture complesse, ma di colpi di scena che ribaltino il corso degli eventi.» Niccolò Ammaniti, Il momento è delicato.
Costanza Raspa