bob-dylan_frammenti-di-libro

Sono settimane che Bob Dylan sta facendo parlare di sé e lo sta facendo, grazie ad un naturale talento, vincolandosi ad un estenuante silenzio post-Nobel. Che questa assegnazione del prestigioso premio non avesse proprio nulla di “classico” si era ormai capito da tempo. Affidare il più importante premio mondiale di letteratura ad un cantautore aveva di per sé già creato controversie tra coloro che festeggiavano questa nuova e più moderna apertura e coloro che, invece, la reputano una mancanza di rispetto nei confronti di chi si impegna ogni giorno per far letteratura. Perché di premi musicali internazionali ce ne sono diversi, ma di riconoscimenti letterari come il Nobel non se ne vedono molti.

Che Bob Dylan non voglia far vanto di questa inattesa onorificenza era già evidente dal fatto che abbia chiesto di togliere la dicitura “vincitore del Nobel” dal suo sito personale, ma che addirittura non intenda presentarsi alla premiazione sembra forse un po’ eccessivo anche per lui. Dylan avrebbe dichiarato infatti di essere “molto onorato”, comunicando all’Accademia del Nobel che avrebbe voluto essere presente per “ricevere il premio personalmente, ma altri impegni purtroppo glielo rendono impossibile”.

La domanda qui sorge spontanea: che impegni può avere che gli impediscono di presentarsi ad una simile cerimonia, della quale si dichiara così onorato? Riesce difficile immaginare qualcosa di tanto improrogabile, anche con un discreto preavviso.

Non si tratta comunque del primo premiato che decide di disertare la cerimonia. In passato anche Doris Lessing, Harold Pinter e Elfriede Jelinek hanno agito allo stesso modo, fino al caso estremo di Jean Paul Sartre, che ha rifiutato il suo Nobel (anche se l’Accademia Svedese non lo ha mai riconosciuto ufficialmente).

Il fatto che Dylan non si presenti infatti non implica la perdita del Nobel, il premio appartiene ancora a lui, ponendo come unica condizione che il cantante faccia la tradizionale Nobel Lecture entro sei mesi dal sei dicembre.

Questo non cambia il fatto che l’atteggiamento tenuto dal cantante abbia scatenato non poche critiche. Sembra infatti che egli si sia addirittura negato a tutte le telefonate dell’Accademia che hanno seguito l’assegnazione del premio, spingendo alcuni membri interni a definirlo “maleducato e arrogante”. Ci sono volute ben due settimane infatti prima che facesse quella fatidica telefonata alla segretaria del premio, Sara Danius, alla quale avrebbe detto, non senza ironia “Sono rimasto senza parole”.

                            

google-site-verification: googlea26f6c3879e0ceec.html