Fahrenheit 451 Book Cover Fahrenheit 451
Ray Bradbury
Distopia, Fantascienza
Arnoldo Mondadori
1966
195

Il protagonista Guy Montag lavora nel corpo dei pompieri, i quali hanno il compito di rintracciare chi si è macchiato del "reato di lettura", bruciandone tutti i libri. I cittadini rispettosi della legge devono utilizzare la televisione per istruirsi, informarsi e vivere serenamente al di fuori di ogni altra inutile forma di comunicazione. La televisione viene utilizzata dal governo come mezzo ossessivo per definire le regole sociali, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.Un giorno però commette un'improvvisa infrazione: decide di leggere un breve trafiletto di un libro che dovrebbe bruciare. In seguito, attirato dalla sua prima fugace lettura, salva alcuni libri e inizia a leggerli di nascosto. La decisione di infrangere le regole gli viene suggerita dalla conoscenza di Clarisse, una ragazza sua vicina di casa, che mostra un modo di vivere diverso dagli altri. Infatti Montag ha notato che i familiari di Clarisse alla sera non guardano la televisione, che non possiedono, ma trascorrono il tempo parlando tra di loro, con un'allegria e una spensieratezza difficili da comprendere e facilmente invidiabili.
La famiglia di Clarisse sembra felice, a differenza di quella di Montag, la cui moglie Mildred (che ha appena tentato il suicidio ingerendo barbiturici) non vuole avere figli. Montag, dopo aver riflettuto a lungo, prende coscienza di non amare né realmente conoscere quella donna, e capisce che nella sua vita c'è qualcosa di profondamente sbagliato. La lettura dei libri che ha preso lo conduce a scoprire un nuovo mondo, ma lo spingerà anche verso la rovina. 

 

“Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l’arma. Castriamo la mente dell’uomo.”

La distopia è un genere complesso e che, per molto tempo, è stato considerato adatto solo ad un pubblico di nicchia. Poi sono arrivati libri come Hunger Games e Divergent a smentire questa teoria, illuminando di nuova popolarità questo mondo particolare. Quali sono dunque le sue origini? Prima delle eroine e prima dei reality show, esisteva un mondo che temeva cose più sempray_bradbury-Frammenti_di_Librolici e banali di uomini che massacrano bambini innocenti in un’arena, un mondo che temeva l’ignoranza. Ecco allora che, dalla mente di Bradbury, i suoi timori hanno iniziato a concretizzarsi all’interno di un romanzo che fa riflettere. Fahrenheit 451, la temperatura a cui brucia la carta. La temperatura a cui l’uomo perde se stesso.

Bradbury presenta un mondo in cui l’individuo si sottomette completamente alla società, dove le apparenze contano più della sostanza e la televisione ha assunto un ruolo così importante da entrare quasi a far parte della famiglia. In un mondo così, quale può essere la più grande minaccia per il governo? La cultura. Un mondo senza cultura cade facilmente nell’oblio, è facile da governare, assicura potere. Per questo, la prima cosa da fare è dar fuoco ai piccoli contenitori portatili di indipendenza: i libri.

 

“Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d’orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia.”

 

La narrazione di Bradbury è fluida e inquietante. Il mondo ci appare oscuro e freddo, pieno di violenza e stupidità. Una vera dis-utopia che spaventa e lascia atterriti. Eppure, in questo futuro di odio, una figura soprattutto sa spiccare per la sua ingenua purezza: Clarisse. Clarisse non è la protagonista di questa storia, anzi, si potrebbe dFahrenheit_451-Frammenti_di_Libroefinire come una fugace apparizione, quasi un sogno confuso. Una diciassettenne che, a modo suo, si dimostra essere la più grande oppositrice del governo. Spontanea, serena, non si pone il problema di essere sbagliata. Guarda il mondo e lo vede per quello che è. Lo fa vedere anche a Montag, che dopo averla incontrata non potrà più smettere di farsi domande scomode sul mondo in cui è rinchiuso. Clarisse Non vi si piega, accetta serenamente il suo destino di ribelle. Sa che non potrà finire bene per una ragazza che disprezza apertamente le leggi di una società malata, ma è anche consapevole che basterà instillare il seme del sospetto e della libertà in un uomo solo, per fare la differenza.

Così sarà infatti per il protagonista, Montag, che non potrà più liberarsi di lei, della sua forza. Cos’hanno i libri di tanto temibile da spingere il governo a bruciarli (e con essi, i loro proprietari)? Il suo sarà un lungo e doloroso percorso interiore che lo porterà a perdere tutto ciò che gli è caro, ma attraverso questa catarsi Montag riuscirà finalmente ad aprire gli occhi su un intero universo che fino ad allora gli era rimasto sconosciuto.

Il finale aperto lascia una strana sensazione di speranza, come se l’autore, in fondo, non credesse veramente possibile cancellare i libri dalla vita dell’uomo. La cultura, prima o poi, tornerà ad avere la meglio sull’ignoranza.

 

“Non sono i libri che vi mancano, ma alcune delle cose che un tempo erano nei libri. Le stesse cose potrebbero essere diffuse e proiettate da radio e televisori. Ma ciò non avviene. No, no, non sono affatto i libri le cose che andate cercando. Prendetele dove ancora potete trovarle, in vecchi dischi, in vecchi film e nei vecchi amici; cercatele nella natura e cercatele soprattutto in voi stesso.”

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