
Romanzo
Longanesi
Gennaio 2011
Copertina rigida
369

Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
Se ne è parlato molto negli ultimi mesi grazie al successo che ha avuto l’idea di farne una nuova serie televisiva interamente made in Italy, eppure era già sulla bocca di tutti i lettori da diversi anni. Stiamo parlando proprio di lei, de L’allieva, ovvero Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale nata dalla penna di Alessia Gazzola, a sua volta una altrettanto giovane specializzanda in medicina legale. Le premesse, insomma, ci sono tutte. Un libro scritto da chi sa di cosa sta andando a parlare. Forse anche per questo le aspettative erano alte. E il successo è stato strepitoso.
Eppure, qualche pecca, si può trovate anche qui.
Cominciamo dallo stile di scrittura. Gazzola ha senza alcun dubbio il dono di far scorrere le pagine in leggerezza totale. Ci si perde tra le righe senza accorgersi minimamente del tempo che passa e questa è davvero una grande dote. A volte il racconto può sembrare un po’ sbrigativo e quasi troppo semplificato, soprattutto nella seconda metà del romanzo, ma il lettore non ne esce turbato e continua imperterrito a svolgere il suo mestiere di fan delle parole.
Anche la storia, a sua volta, fila liscia, ma forse anche troppo. Essendo comunque un giallo, o un poliziesco, anche se tinteggiato di rosa, ci si aspetterebbe un minimo di tensione durante la narrazione, che però non arriva. Mai. Si intuisce abbastanza facilmente chi possa essere l’assassino, ma la vicenda viene privata di quella suspence che avrebbe dato un tocco in più all’indagine. Non un brivido, non una situazione di rischio o pericolo, non un momento cruciale, una svolta che tenga il lettore avvinghiato al suo libro, incapace di vivere, esistere o respirare senza aver finalmente scoperto come andrà a finire.
Alice sembra davvero una ragazza intelligente, anche se decisamente sbadata, e non ci impiega molto a conquistare il favore del lettore. E’ simpatica, un po’ insicura, pasticciona, ma sembra mancarle qualcosa. Quel qualcosa che la renderebbe una protagonista indimenticabile. Certo, nel suo lavoro (quasi sempre) se la cava ed è dotata di una curiosità intrinseca che va a nozze con le indagini di polizia, a potremmo dire che la vicenda va quasi troppo liscia e, in fondo, ci si chiede se Alice abbia davvero dimostrato di essere all’altezza dei meriti che si guadagna. Di per sè, non è che combini gran che durante il libro, che principalmente si concentra sulla sua vita amorosa e sulle sue amicizie strampalate. La polizia sarebbe comunque arrivata alle stesse conclusioni anche senza la sua partecipazione, giusto? In fondo sembra solo una testimone come tanti altri, che per proprio diletto ha deciso di giocare a fare la detective.
Non vengono nemmeno descritte nel dettaglio quelle procedure mediche che avrebbero potuto dare un tono maggiormente realistico alla vicenda e che, da un medico legale, ci si sarebbe aspettati. Anzi, le analisi vengono a malapena accennate, con la superficialità che avrebbe potuto dar loro un qualunque scrittore digiuno di competenze mediche e, onestamente, non soddisfano la curiosità di lettori abituati ormai a libri, film e telefilm che bombardano di informazioni tecnico-scientifiche.
Con questo non vogliamo dire che il libro sia da buttare, anzi. Durante queste vacanze natalizie si potrebbe divorare in un giorno solo, tanto è scorrevole e piacevole. Eppure, non ci si libera dalla sensazione che potrebbe essere qualcosa di più. Potrebbe diventare un giallo appassionante con sottofondo di romanzo d’amore, anzichè il contrario. Perchè siamo sicuri che Alice potrà diventare la Bones italiana, con un po’ di pratica in più.
Aspettiamo di leggere il seguito per scoprire se l’autrice è riuscita ad avvolgere la storia in quell’alone di mistero che cambierebbe decisamente le cose, attribuendo finalmente ad Alice il ruolo da vera protagonista che merita e farcendo la storia con qualcosa di più di tante lacrime d’amore.