
Horror Fiction
Talos Edizioni
2017

Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo,
macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che
sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che
diventa realtà, l’ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La
paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze
buie, in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza
della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre
un respiro profondo e gettarsi negli abissi.
Incubi che diventano realtà
Abissi di Paolo Cabutto è una raccolta di tredici racconti del terrore: proprio come in un romanzo thriller che si rispetti, l’autore ci porta, attraverso personaggi e ambientazioni molto differenti tra loro, in tredici mondi in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale si insinuano nella routine quotidiana dei protagonisti. Con un incipit tanto originale quanto semplice, che lega tutti i racconti presenti nel libro, l’autore ci porta in mondi in cui il fioraio del paese nasconde un segreto, il collega di lavoro non è chi dice di essere, le intenzioni di un lontano zio non sono quelle palesate.
“Ehi tu… lettore occasionale. Chissà quante prefazioni
noiose hai incontrato prima di me. Per cui, non
ti biasimo certo per quell’aria di sufficienza con cui
mi leggi. Anzi ti capisco, ma ormai hai aperto il
libro e ti rimangono due uniche chance:
Chiudere il libro e mettere a questa esperienza la
parola FINE
Andare avanti e leggerlo tutto fino alla FINE
Ops… Ironia della sorte, in entrambi i casi vi attende
la FINE.
Ma bando alle ciance. È ora di operare una scelta.
Vi lascio in compagnia di una dolce cantilena, alla
fine della quale potrete decidere a quale FINE affidare
il vostro destino.
Quella stessa FINE che riuscirete appena ad intuire,
quando immergerete il vostro sguardo spaurito nelle
profondità senza tempo degli ABISSI.”
Il libro inizia con una prefazione del tutto fuori dalle righe, che spinge il lettore ad addentrarsi nella lettura con coinvolgimento e divertita curiosità. Con uno stile semplice e scorrevole, Paolo Cabutto ci porta a sfogliare le pagine del suo libro con interesse sempre maggiore, facendoci divertire e rabbrividire allo stesso tempo.
Inoltre, attraverso la sua incredibile inventiva i tredici racconti sembrano a prima vista slegati tra loro; ma con un’analisi più approfondita ci si rende conto che due sono gli elementi che collegano tutte le storie: la paura in tutte le sue forme e il lato oscuro che si nasconde dentro ognuno di noi. Nonostante le apparenze, infatti, capiamo che all’interno dell’animo umano può esserci un ‘ombra di crudeltà che può rimanere latente per tutta la vita, o può venir fuori in seguito ad un fatto scatenante. La paura quindi, non è solo per l’ignoto e lo sconosciuto, ma è anche e soprattutto paura di noi stessi. Il titolo stesso, “Abissi”, ci rimanda alle profondità del nostro animo, dove si nascondono le nostre più recondite paure ma anche la nostra latente malvagità.
Ludovica Roscini