
Fantascienza, narrativa italiana
Self published
2016
ebook
179

Sico muore in una strana notte d'estate, ma, dopo aver attraversato il buio, si ritrova in una tetra valle sotto una collina spettrale. Dal terreno emergono due braccia enormi di rampicanti con due pugni chiusi. Quando si aprono, ne vengono fuori due ragazze, una dalla pelle nerissima e l'altra bianchissima. Indossano entrambe una veste di filamenti che le ricopre solo in parte, bianca la ragazza dalla pelle nera e nera la ragazza dalla pelle bianca. La Dolce Illusione e La Pura Verità sono i due opposti tra cui si troverà a scegliere Sico per tutta la notte. Perché è morto in una notte particolare e ha lasciato aperta la porta tra la vita e la morte. Nove anime di persone che moriranno quella notte lo raggiungeranno nella valle. Sico dovrà tornare indietro al momento della loro morte e cercare di salvarle per poter richiudere la porta alla fine della notte e tornare in vita insieme alle nove anime. Ma Sico, che ha perso l'unica cosa che aveva valore per lui, non ha più nessuna voglia di vivere.
Un crudo inno alla vita
In seguito ad un incidente stradale in moto, il sedicenne Sico si ritrova sospeso tra la vita e la morte, catapultato in una realtà parallela in cui tutto è confuso ed irreale. In questa strana dimensione Sico incontra due donne, la Pura Verità e la Dolce Illusione, che lo guidano in un viaggio surreale, al di là dello spazio e del tempo. Una volta ogni generazione, spiegano le donne, ad un uomo è concesso di attraversare la porta dell’ignoto per cercare di salvare la propria anima. Durante questo viaggio che dura nove ore, Sico incontrerà nove anime morte nella sua stessa notte e dovrà cercare di salvarle. Solo salvando la maggioranza di queste anime potrà salvare anche se stesso.
“Al di là dello Zenith” è un libro ben scritto che catapulta il lettore, fin dalle prime pagine, in una dimensione fantastica e metafisica. Grazie anche a una scrittura realistica e a tratti cruda, capace di evocare immagini molto forti, riesce a coinvolgere e a farci immedesimare nel ruolo del protagonista. Come Sico, il lettore è curioso di conoscere l’anima successiva, la sua storia e il modo in cui è morta ed è portato a divorare le pagine in maniera quasi vorace per vedere poi se Sico riuscirà a salvarla.
“Al di là dello Zenith” non è solo questo però. All’inizio del viaggio Sico è un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha perso la voglia di scoprire, di sperimentare, di rischiare per paura di soffrire. È un ragazzo privo di sogni, che vive la sua adolescenza in una sorta di apatia.
“Perchè non voglio più amare nessuno e per questo ho ucciso le cose che ho sognato”
“Erano sogni brutti quelli che hai ucciso?”
“Erano sogni brutti e anche belli a volte.”
“Perché hai ucciso anche quelli belli?”
“Perché? Perché facevano male!”
“Sogni che fanno male? Che razza di sogni belli sono?”
“Sono quelli che non si possono più realizzare” dissi.
Attraverso il percorso e la conoscenza del piccolo Andrea, della dolce Ester, dell’anziano Bernardo e delle altre anime che incontra, Sico affronta anche un viaggio interiore, più intimo, che lo spinge a riflettere sulla differenza tra vivere e sopravvivere, sull’importanza di apprezzare anche le piccole cose che la vita ci offre, senza darle per scontate, sul non rimandare le cose importanti ma affrontarle a testa alta, senza paura.
Molto bella e commuovente la storia del vecchio Bernardo che segna un punto di svolta anche nella crescita spirituale del protagonista. Un libro quindi che fa riflettere attraverso una storia originale e fantasiosa.
Ludovica Roscini