L'Adele e Thaddeus Book Cover L'Adele e Thaddeus
Fausto Braganti
romanzo storico, erotico
Copertina flessibile
250

L’Adele e Thaddeus: più di un romanzo storico italiano

Spesso e volentieri il concetto di “romanzo storico” nella letteratura moderna fa sbadigliare non appena si nomina: “L’Adele e Thaddeus”, romanzo di Fausto Braganti, mi ha invece sorpreso e fatto ricredere.

Il fatto storico riguarda le conquiste effettuate da Garibaldi in battaglia per difendere l’Italia – nello specifico la Repubblica Romana – dagli attacchi stranieri, snodando la vicenda principalmente attorno a Firenze e alla Roma garibaldina. La scelta dell’ambientazione storica è a mio avviso originale, non conoscendo troppi romanzi che abbiano un tale background: è molto particolare la scelta di narrare la storia di un popolo ancora lungi dall’essere unificato, ma accomunato da una grande speranza in un’unica figura, una speranza che supera barriere e contrasti geografici. Un popolo che non ha paura di sporcarsi le mani per motivi di più ampio respiro, un popolo che si sorregge e si unisce in un fronte comune contro gli attacchi dei nemici.

La struttura del romanzo si divide secondo le nove giornate che riguardano le battaglie, strutturate tutte in nove capitoli con anticipazioni di ciò di cui si andrà a parlare: la presenza del narratore onnisciente e la divisione dei capitoli (comprese le anticipazioni) ricorda molto il capostipite dei romanzi storici di genere italiani, “I promessi sposi” di Manzoni, dato che anche ivi Braganti snoda la storia principalmente nella figura di Adele, ma seguendo anche nel mentre ciò che accade al Generale, Madama, Anita o Garibaldi.

Nonostante si tratti di un romanzo storico narrante di temi politici e di guerra, in realtà questo libro nasconde un punto di forza che ho apprezzato particolarmente: la storia d’amore fra Adele e Thaddeus. Tutta la vicenda, infatti, fa da contorno alla splendida scoperta dell’amore fra questa diciannovenne dai lunghi capelli rossi scarmigliati e il giovane soldato americano di cui si invaghirà – sistema che ricorda, fra l’altro, “Una storia romantica” di Antonio Scurati. Il loro innamoramento nasce nella più totale innocenza, come solo i colpi di fulmine sanno essere; innocente, inoltre, è la sessualità nel romanzo, tutto permeato da un erotismo che definirei “rurale”: i protagonisti non sono mai volgari o pedanti nelle loro passioni, poiché le vivono semplicemente, senza render conto a terzi, ma godendo delle sensazioni che qualche carezza o bacio rubato generano dentro il loro cuore. Erotismo rurale, dunque, poiché molto concreto e legato ad una passionalità istintiva e pura.

I protagonisti del romanzo sono, fra l’altro, altri due punti di forza di esso: Adele, la testarda orfanella di umili origini, è una diciannovenne che diverrà infermiera di Anita, una giovane donna in continua scoperta di se stessa. Seguiremo durante la storia non solo la sua educazione sentimentale, ma la sua crescita nello sbocciare come donna, come personalità forte e dirompente e dai tratti mascolini – spesso e volentieri, infatti, mi ha ricordato Anita Garibaldi stessa, altra donna molto potente come figura e che non aveva paura di scendere in battaglia e combattere fino all’ultimo sangue.

Le donne nel romanzo, Adele in primis, sanno sempre farsi valere, senza mai divenire troppo costruite o fittizie, lasciando al lettore la sensazione di crescere assieme a loro, guadagnando qualche consapevolezza in più.

Thaddeus, la controparte maschile del romanzo, è un soldato americano molto acculturato dalle origini più privilegiate rispetto ad Adele, ma non per questo meno umile; i suoi modi sono sempre garbati e raffinati, sebbene sia molto deciso negli obiettivi, in primis nel volerla conquistare e non lesina nei grandi gesti e nel farle sentire la passione che scorre nelle sue vene, nonostante le sue maniere più tenere e dolci.

In ultima battuta, un plauso va anche allo stile usato dall’autore, che mescola sapientemente varie lingue e si immedesima perfettamente nell’italiano dell’epoca, lasciandoci immergere completamente nell’era garibaldina, rendendo il tutto verosimigliante.

Quattro stelle, dunque, ad un romanzo consigliatissimo a chi ama gli storici ma vuole una trama fresca e originale, senza rinunciare a una storia d’amore delicata, ma molto forte nel suo erotismo e nella sua passionalità.

Andrea Amadio

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