
Poesia
tre60
2017
Brossura

milk and honey è una
raccolta di testi di
amore
perdita
trauma
violenza
guarigione
femminilità
si divide in quattro capitoli ognuno persegue un obiettivo diverso
tratta una sofferenza diversa
guarisce un dolore diverso
milk and honey accompagna chi legge in
un viaggio attraverso i momenti
più amari della vita
e vi trova dolcezza
perché la dolcezza è dappertutto
se solo si è disposti a cercarla.
L’arte della poesia per raccontare la forza delle donne
Milk and Honey, la raccolta di poesie illustrata della giovane autrice indio-canadese, ha una storia editoriale molto interessante. Nel novembre del 2014 Rupi Kaur, classe ’92, riunisce alcune delle sue poesie, precedentemente pubblicate sui social media, soprattutto Instagram dove conta quasi un milione di follower, per autopubblicare il suo primo libro Milk and Honey. In seguito il suo talento inizia a farsi notare, così che nel 2015 l’editore americano Andrew McMeel decide di ripubblicarlo. Ad oggi le vendite del libro hanno raggiunto il mezzo milione di vendita e si è mantenuto per ben nove mesi ai vertici della classifica del New York Times. Dopo questo immediato successo è in corso di pubblicazione in tutto il mondo.
In Italia è stato pubblicato dalla casa editrice tre60 a marzo, riscuotendo un largo seguito soprattutto da parte del pubblico femminile, al quale in particolar modo è rivolto.
Il testo si divide in quattro capitoli in opposizione tra loro: il ferire, l’amare, lo spezzare, il guarire. Vengono trattate tematiche crude, difficili da leggere come la violenza sulle donne, lo stupro, per poi ritrovare il respiro nel capitolo sull’amore dove la donna viene rappresentata con diverse sfaccettature, dall’amante forte che intimidisce alla paura di essere ferite.
Rupi Kaur manda un messaggio importante alle lettrici, quello di amare prima se stesse che chi abbiamo accanto e di apprezzare ciò che di buono la vita sa serbare per noi «perché la dolcezza è dappertutto se solo si è disposti a cercarla». Ciò che ricorre in varie poesie come nella lettera d’amore da me a te conclusiva, l’autrice ha a cuore che le donne non si inaridiscano alla bellezza per le violenze o il troppo dolore provato che le ha messe alla prova: «mando il mio amore ai tuoi occhi. possano sempre vedere il buono nelle persone. e possa tu sempre esercitare la bontà».
A dare maggiore incisività alle parole, anche di poche righe che compongono le poesie, sono presenti dei disegni o meglio degli schizzi che rafforzano la carica emotiva del messaggio.
Ciò che più impressiona di queste poesie, che vogliono essere un manifesto femminista, è la determinazione dell’autrice che pur essendo così giovane ha il coraggio di denunciare un padre violento e soprattutto che vuole essere da incoraggiamento per le altre donne:
resta forte durante il dolore
fanne un’aiuola di fiori
tu hai aiutato me
a fare un’aiuola del mio perciò
sboccia in bellezza
pericolosamente
ad alta voce
sboccia piano
o in qualunque altro modo
ma sboccia
– a chi legge
Costanza Raspa