Ogni cosa è illuminata Book Cover Ogni cosa è illuminata
Jonathan Safran Foer
Guanda
2002
Tascabile

Con una vecchia fotografia in mano, un giovane studente ebreo americano intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca della donna che (forse) ha salvato suo nonno dai nazisti. Ad accompagnarlo sono il coetaneo Alex, della locale agenzia «Viaggi Tradizione», suo nonno – affetto da cecità psicosomatica ma sempre al volante della loro auto- e un cane puzzolente. Il racconto esilarante, ma a tratti anche straziato, del loro itinerario si alterna a una vera e propria saga ebaica, che ripercorre la storia favolosa di un villaggio ucraino del Settecento fino alla distruzione avvenuta a opera dei nazisti. Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili impregnati di vita vera, storie d'amore, vicende tragiche e farsesche. Un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.

“Ogni cosa è illuminata” di Jonathan Safran Foer: un libro straordinario.

«Un libro straordinario di uno scrittore straordinario» così è stato definito da Fernanda Pivano, celebre traduttrice, scrittrice e giornalista del Corriere della Sera.

Il primo libro straordinario di un giovane scrittore straordinario che ha rotto gli schemi ordinari del romanzo, raccontando una storia apparentemente banale ma che sorprende il lettore.

In Ogni cosa è illuminata ci ritroviamo in viaggio con tre uomini: un anziano, due ragazzi e un cane puzzolente verso l’Ucraina per riscoprire il passato della famiglia di Safran.

Una trama semplice, quindi, ma che viene complicata dalla struttura del racconto che Safran Foer sceglie di attuare e che il lettore catapultato in questo viaggio riuscirà a comprendere solo a metà libro. Si ha la sensazione di essere completamente coinvolti in questa vicenda che ci pone degli interrrogativi costanti sulla narrazione stessa. Un continuo alternarsi tra toni divertenti e riflessivi.

Un inizio in medias res che diverte il lettore per la sua freschezza stilistica:

«Il mio nome per la legge è Alexander Perchov. Ma tutti i miei amici mi chiamano Alex, perchè è una versione del nome più flaccida da pronunciare. Mia madre mi chiama Alex-basta-di-ammorbarmi perché sempre la ammorbo.»

Ci sembra di leggere un libro mai letto prima, che non vorremmo mai finire. Per soddisfare questa grande sete di lettura possiamo continuare con altri due romanzi dello stesso scrittore come Molto forte, incredibilmente vicino (2005) e Eccomi (2016) in cui ritornano lo stesso tema della famiglia e una grande creatività stilistica.

Per chi invece non vuole abbandonare i quattro compagni di viaggio verso l’Ucraina può visionare l’omonimo film che ha entusiasmato sia  la critica che il pubblico, anche se data la grande capacità descrittiva dell’autore è come se lo avessimo già visto.

Costanza Raspa

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