Se fossi postumo sarei (Ba)ricco Book Cover Se fossi postumo sarei (Ba)ricco
Vincenzo Trama
Edizioni Il Foglio
2017
170

Viaggio nel difficile mondo editoriale (e non solo)

“E mo’ so ca**i per tutti.”

Probabilmente è questo lo spirito che ha mosso Vincenzo Trama a scrivere questo romanzo, e questa è anche la sua frase di apertura, che ci fa subito capire quali sono le intenzioni dello scrittore.

Il romanzo, ambientato nella periferia sud di Milano, racconta di un giovane aspirante scrittore che, mosso dall’amore innato per la letteratura, cerca di capire come poter essere edito senza dover per forza usare le nuove tecnologie e i social. L’impresa appare fin da subito ardua, ma ad aiutarlo in quest’avventura ci sarà Mombu, anch’egli scrittore e soprattutto critico con la passione per l’insulto, fine a se stesso, indirizzato verso il mondo dell’editoria contemporaneo. La storia ruota attorno alla loro forte amicizia che, nata quasi per caso, si consolida sempre di più con il passare del tempo. Nonostante essi siano tanto uguali quanto diversi, capiscono in fretta di avere molto in comune, e iniziano a condividere reciprocamente i propri pensieri, concentrandosi su un aspetto che colpisce e interessa entrambi: il marciume del mondo editoriale.

Il romanzo prende quindi la piega di un’invettiva dantesca dai toni ironici e sarcastici, ma che allo stesso tempo fa riflettere (e deve far riflettere) sul mondo e sulla società di oggi, non solo quella editoriale ma più in generale quella che viviamo tutti noi ogni giorno e che, con le nostre piccole azioni quotidiane, contribuiamo a costruire e a modificare. Ed è proprio l’Italia di oggi che fa da sfondo a questa vicenda, con i suoi pregi e i suoi difetti, e viene messa in primo piano una società sempre più confusa e contraddittoria, proprio come quella editoriale che fa tanto arrabbiare i due protagonisti.

Lo stile con il quale Trama racconta la vicenda è molto libero, sciolto, facile e piacevole da leggere, oltre che leggero e colloquiale: in certi passi sembra quasi di trovarsi in un bar a chiacchierare con un amico di vecchia data. Il romanzo, infatti, è spesso improntato su un dialogo immaginario che si instaura tra l’autore e il lettore, che rende quest’ultimo sempre più partecipe e interno alle vicende.

La storia, inglobata perfettamente in appena 170 pagine, è molto ben sviluppata, scorrevole e appassionante, perché in fondo ognuno di noi si può riconoscere nel giovane alla ricerca di sé o nel meno giovane che ha sempre da ridire su qualcosa o su qualcuno.

Trama è riuscito a creare un romanzo a suo modo “geniale”, una storia moderna che contiene tante piccole e grandi lezioni di vita, e che finalmente mette al centro la reale importanza che la letteratura ha nel mondo di oggi.

Carlo Criscione

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